Andrea Palladio

Vita

  • Nascita e formazione:
    Andrea Palladio, nato il 30 novembre 1508 a Padova, iniziò la sua carriera come scalpellino. Grazie alla passione per l’arte e all’incontro con il letterato Gian Giorgio Trissino, venne introdotto agli studi classici e all’architettura.
  • Ispirazione classica:
    Profondamente influenzato dall’architettura romana e dal trattato di Vitruvio, Palladio viaggiò a Roma per studiare le rovine antiche e assimilare i principi dell’architettura classica.
  • Attività a Vicenza e dintorni:
    La maggior parte della sua attività si svolse a Vicenza e nelle campagne circostanti, dove realizzò numerose ville, palazzi e chiese.
  • Morte:
    Morì il 19 agosto 1580 a Maser (Treviso), lasciando un’eredità duratura nel campo dell’architettura.

Opere residenziali e ville.

La Rotonda è una villa e molto di più. Visitata da poeti ed artisti, regnanti e uomini di stato, studiosi e amanti dell’arte, viaggiatori e turisti da tutto il mondo, dopo 500 anni, la Rotonda progettata da Andrea Palladio per Paolo Almerico, rimane un luogo di pura bellezza in grado di trasmettere ispirazione, cultura, gioia ai propri visitatori.

Villa Barbaro anche nota come Villa Barbaro Basadonna Manin Giacomelli Volpi a Maser (Treviso). Costruita tra il 1554 e il 1558-1560 circa per l’umanista Daniele Barbaro e per suo fratello Marcantonio Barbaro, ambasciatore della Repubblica di Venezia, trasformando il vecchio palazzo medievale di proprietà della famiglia in una splendida abitazione di campagna consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale.

Villa Emo realizzata nei pressi di Fanzolo, a Vedelago, in provincia di Treviso. L’opera, fu commissionata dalla famiglia Emo di Venezia, famiglia di cui è rimasta nelle disponibilità fino al 2004. È una delle più compiute ville palladiane, costruita quando Palladio realizzava edifici simili già da vent’anni. Nella progettazione della villa sono state utilizzate le stesse proporzioni matematiche, sia in elevazione che nelle dimensioni delle stanze, impiegate da Palladio per il resto della sua opera.

Villa Foscari, detta La Malcontenta,  progettata  nel 1559 a Malcontenta, località in prossimità di Mira nella provincia di Venezia, lungo il Naviglio del Brenta, per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari, appartenenti a una delle famiglie più potenti della Repubblica di Venezia. La residenza ha un carattere maestoso, quasi regale, sconosciuto a tutte le altre ville palladiane, cui contribuisce la decorazione interna, opera di Giovanni Battista Zelotti e di Battista Franco.

Palazzi urbani

Palazzo Chiericati è un edificio rinascimentale sito a Vicenza in piazza Matteotti, a fianco della parte terminale di corso Palladio. Progettato nel 1550 come residenza nobiliare per i conti Chiericati e costruito a partire dal 1551, fu completato solo alla fine del Seicento. Sede storica del museo civico dal 1855, ospita un allestimento permanente di pittura che va dal tardo tredicesimo secolo sino al diciassettesimo secolo con focus sulla pittura vicentina e veneta. Le opere esposte sono parte della collezione civica del comune di Vicenza, composta da migliaia di elementi con un nucleo di pittura e scultura ma anche stampe, disegni e numismatica, oltre a tessuti e giocattoli frutto di decadi di acquisizioni e generose donazioni.

Palazzo Barbaran Da Porto venne edificato da Palladio nel 1570 per Montano Barbarano, un nobile e colto membro della ricca famiglia vicentina Barbarano. Siamo nell’ultima fase dell’attività di Andrea Palladio, era un maestro riconosciuto, aveva già costruito molti degli edifici più importanti; il cantiere della Villa Rotonda stava per essere terminato, le logge della Basilica Palladiana erano ad uno stadio avanzato e molte delle sue ville principali erano in costruzione. In quegli anni viveva a Venezia ed era già consacrato grande architetto.

Edifici religiosi

La basilica del Redentore, anche nota come chiesa votiva del Santissimo Redentore o più semplicemente come il Redentore, è un importante edificio religioso di Venezia progettato dall’architetto Andrea Palladio nel 1577 sulla Giudecca.
All’interno sono esposte opere di Jacopo Robusti (Tintoretto), Paolo Veronese, Jacopo Palma il Giovane, Francesco Bassano, Alvise Vivarini e Pietro Della Vecchia.
È tradizionalmente il fulcro della grande festa del Redentore, celebrata la terza domenica di luglio a memoria del pericolo scampato della Peste che colpì la città nel 1575.
La chiesa fa parte dell’associazione Chorus Venezia.

La prima chiesa dedicata a San Giorgio sorse tra l’VIII e il IX secolo; nel 982 l’isola venne donata dal doge Tribuno Memmo a un monaco benedettino, beato Giovanni Morosini, che vi fondò l’adiacente monastero (il monastero di San Giorgio Maggiore) di cui fu il primo abate.
Per la costruzione del refettorio (1560-1563) del monastero prima e poi per il progetto della nuova chiesa fu chiamato l’architetto padovano Andrea Palladio.
Nel 1566 fu posta la prima pietra, mentre nel 1575 erano già stati innalzati i muri perimetrali e il tamburo della cupola. Quest’ultima fu completata nel 1576 e nel 1591 fu ultimato il coro.

Opere e Architettura Ispirate allo Stile Palladiano

Il metodo e lo stile di Palladio hanno dato origine a un vero e proprio movimento: il Palladianesimo. Le idee e i principi della sua architettura, basati su ordine, proporzione, semplicità ed armonia, hanno influenzato numerose opere e correnti architettoniche in tutto il mondo.

Inghilterra: Inigo Jones è stato il primo a importare i principi palladiani, ispirandosi ai Quattro Libri dell’Architettura di Palladio. Successivamente, architetti come Colen Campbell, William Kent e Lord Burlington hanno sviluppato il palladianesimo inglese, visibile in edifici come la Queen’s House a Greenwich, la Banqueting House di Londra, e residenze aristocratiche come Chiswick House e Holkham Hall.

Francia e Germania:
Il neoclassicismo, che fiorì nel XVIII secolo, trasse numerose ispirazioni dal modello palladiano, contribuendo alla costruzione di palazzi, chiese e edifici pubblici che enfatizzavano l’uso di elementi classici e la ricerca dell’armonia architettonica.

Negli Stati Uniti

Thomas Jefferson:
Profondamente ispirato da Palladio, Jefferson applicò i suoi principi nella progettazione di edifici emblematici:

Monticello:
La sua residenza personale in Virginia mostra l’equilibrio e la simmetria tipici del palladianesimo.

Virginia State Capitol:
Ispirato all’architettura romana, ne esprime i valori classici.

Edifici istituzionali:
L’influenza palladiana è evidente anche nella progettazione di edifici governativi e istituzionali negli Stati Uniti, come la Casa Bianca e il Campidoglio a Washington, D.C., dove la tradizione classica si fonde con il contesto moderno.

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